martedì 26 gennaio 2016

Think Different



Quest’oggi alcuni bambini appena usciti da scuola, nei pressi della piazzetta Carlo Alberto Dalla Chiesa dove c’è la villetta con i giochi, “ammiravano” lo spettacolo  indecoroso che da diversi giorni la nostra Città offre con  cumuli di spazzatura riversati in terra,  in barba alle più elementari norme civili.
Domandavano alle loro mamme il perché di tutto ciò, il perché ad ogni angolo di strada, sotto ogni portone, ci fosse così tanta spazzatura, ma soprattutto domandavano come fosse possibile se a loro era stato insegnato a scuola a fare la raccolta differenziata, a riusare, a riciclare.

“Mamma” diceva un bimbo di appena 8 anni “ la maestra ci ha insegnato a mettere la carta nel contenitore della carta, la plastica in quello della plastica, ci ha detto che ci sono alcuni giorni in cui viene raccolta ed altri no. Ci ha detto che il vetro deve essere messo in un contenitore e che quando si infila una bottiglia si sente il rumore…”. Un altro bambino invece ricordava a tutti i colori dei contenitori che usano a scuola.

Io ero dietro che ascoltavo, assorto dal ragionamento di questi bambini che facevano a gara a chi sapeva di più in tema di raccolta differenziata.  E la mente mi ha riportato a qualche anno fa, durante l’ennesima emergenza spazzatura, quando anche i miei figli, allora alle elementari, mi dicevano la stessa cosa dopo aver seguito i corsi a scuola sul riciclo e riuso.

Ero lì che li ascoltavo e quasi mi vergognavo. Avrei voluto intervenire e spiegare loro che quello a cui  stavano assistendo non era giusto. Ma non ho avuto le parole, mi sono mancate, era troppo bello sentirli parlare di civiltà.
Da padre, da cittadino,  mi sono vergognato. Gli neghiamo  il futuro per il nostro presente. Gli neghiamo una città vivibile, pulita, ordinata.

I bambini ne sanno molto più di noi: a scuola leggono libri, vedono figure e apprendono nozioni nuove mentre si preparano ad essere cittadini di domani.
Ma gli esempi che offriamo loro non sono sicuramente da seguire.

POSSIATE PENSARE SEMPRE IN MODO DIFFERENTE, PERCHÉ “SOLO COLORO CHE SONO ABBASTANZA FOLLI DA PENSARE DI POTER CAMBIARE IL MONDO LO CAMBIANO DAVVERO”.
Think Different


Cari genitori, questo sarà il mio ultimo post da Presidente della Rete Genitori e mi va di farlo con questo augurio per tutti i ragazzi delle scuole, per i nostri figli, perché possano avere un futuro migliore di quanto il presente non offra loro.

Il giorno 3 Febbraio, come comunicato già da qualche giorno, ci saranno le elezioni per il nuovo direttivo della Rete e come molti già sapranno non mi ricandiderò, come già ebbi modo di dire l’anno scorso quando accettai.

C’è bisogno di nuove persone e di nuove energie che spero possano confluire nel Comitato e nei vari ambiti, in modo da essere sempre un punto di riferimento per tutti i Genitori, di oggi ma soprattutto di domani.

Ringraziamenti
Desidero ringraziare tutti coloro che mi sono stati accanto in questi 13 mesi di presidenza e che mi hanno coadiuvato nel difficile compito assegnatomi.

Il mio personale grazie va soprattutto a coloro che si sono dati sempre da fare per la scuola e che si sono battuti con il sottoscritto per i diritti dei nostri figli.

Massimo Franchini
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