MENSA



Facendo seguito alla comunicazione dell' Assessore alla P.I. Comune di Marano di Napoli avente come oggetto la "nomina componenti commissione mensa" del 28/11/2014 ( prot. Comune n° 0021655, e prot. 3° Circolo Didattico n° 3826 A/5), la Rete Genitori comunica, che nella seduta del Direttivo del giorno 21 Gennaio 2015 presso la Scuola Amanzio, ha nominato la Sig.ra Marica Sica come proprio rappresentante nell’ambito della stessa Commissione.

La scelta è stata dettata dal fatto che la Sig.ra Marica Sica, oltre ad aver accumulato una notevole esperienza nel campo della refezione scolastica essendosene occupata già da molti anni,  attualmente ricopre proprio il ruolo di coordinatrice ambito mensa del nostro Comitato Rete.

Un augurio di buon lavoro ed un grazie a nome di tutti i genitori per l'impegno assunto. 


LINEE GUIDA DELLA REGIONE CAMPANIA SULLA RISTORAZIONE SCOLASTICA
2015

Il bando per l'affidamento biennale della mensa (gestito dalla SUA) è stato vinto dalla E.P spa di Napoli, che da anni si occupa di ristorazione pubblica.

Comincerà il giorno 31/3/2015.

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2014
Quest'anno le scuole di Marano hanno vissuto diverse problematiche riguardo alla situazione mensa scolastica,  dall'assegnazione in ritardo del servizio, alla qualità dello stesso, alla mancata erogazione a quelle classi che hanno scelto di fare il tempo pieno a scuola di 40 ore settimanali.

Sappiamo tutti com'è andata: la mensa è partita con un leggero ritardo visto che il bando di affidamento ha presentato una serie di ricorsi delle ditte concorrenti. Alla fine la ditta aggiudicataria è risultata essere la Sistesi srl.

Purtroppo una serie di "imprevisti" hanno portato molti genitori della maggior parte delle scuole di Marano a ribellarsi, visto che i pasti, come certificato nelle prove di assaggio, risultavano essere non accettabili in moltissimi casi.
Insomma sono stati tre mesi tribolati (il bando di affidamento era infatti su base trimestrale) che sono sfociati in un documento unico di protesta firmato da tutte le Dirigenze scolastiche e dalle Rete Genitori di Marano.

Al successivo bando di affidamento trimestrale la ditta oggetto della protesta (Sistesi) non ha partecipato ed il bando è stato vinto dalla IDEALFOOD.
La situazione al momento sembra essere tranquilla, visto che le diverse commissioni assaggio nelle scuole trovano il pasto accettabile.

Staremo a vedere cosa succederà a Maggio quando ci sarà l'espletamento del bando biennale per la mensa che sarà gestito dalla Stazione Unica Appaltante SUA della Regione Campania; staremo con gli occhi ben aperti, intanto abbiamo già più volte fatto notare all'assessore D'Ambra l'incongruenza di quanto previsto dal bando che, prevedendo "l'avvalimento" (cioè la ditta vincitrice può affidare a terzi in subappalto la preparazione dei pasti) allunga i km di distanza della cucina dalla sede comunale portandoli a 25 (prima erano 10) con un evidente rischio di consegnare i pasti scotti. Per altro nello stesso bando si prevede che i pasti siano consegnati in mezz'ora.... quindi 25 km in mezz'ora!!

Sara mai possibile tutto ciò??

40 ORE 

La rete inoltre sta affrontando il problema delle classi a 40 ore che non ricevono il pasto comunale e che hanno dovuto di tasca propria provvedere per tale servizio, aggravando ulteriormente le famiglie coinvolte.

Una brutta pagina per la comunità Maranese che, pur prevedendo il tempo pieno a circa 60 alunni, non è stata capace di provvedere a fornire i pasti e soprattutto ad inserire nel bando la clausola che prevedesse tale operazione. 
Abbiamo più volte parlato della questione con l'Assessore, ci auguriamo che, a fronte di una accurata verifica del numero dei pasti effettivamente erogato nell'anno scolastico 2013/2014, si possa risolvere tale situazione per il prossimo anno.
Non vorremmo mai che per colpa di tale situazioni i genitori coinvolti siano costretti a ripiegare sulle 27 ore ledendo, inevitabilmente, il diritto allo studio degli alunni. 



CONSIDERAZIONI EMERSE DAL CONVEGNO UNITI PER LA SCUOLA
Estratto della relazione di Cristina Carli per la Rete Genitori

Nelle linee guida  che ho trovato conforto dell'idea che ho sempre avuto su come debba essere considerato “il momento mensa”.

Possiamo indicare 3 punti importanti 

1 – Promozione di abitudini alimentari corrette
2 – Scelta di un servizio idoneo a garantire un ottimo rapporto qualità prezzo
3 – Gradimento dell'utenza

Il primo punto è di sicuro il più importante se si considera che oggi la maggior parte delle malattie cardiovascolari in età adulta sono dovute alle cattive abitudini alimentari, costruite e consolidate sin dall'infanzia. L'attuazione di una corretta nutrizione richiede una forte collaborazione tra l'istituzione che indica la tabella nutrizionale (ASL) la scuola e le famiglie. A scuola i bambini imparano a stare a tavola, a mangiare ciò che hanno nel piatto senza sprechi e ad apprezzare sapori nuovi che a volte per mancanza di tempo o per abitudini scorrette in famiglia non vengono usati. L'introduzione di nuovi alimenti però può essere accettata se si supera il rifiuto iniziale grazie alla collaborazione dei docenti che possono stimolare i bambini allo spirito di imitazione degli altri compagni. In famiglia non deve essere avallato il rifiuto, preparando il piatto preferito quando il bambino torna a casa, ma continuare, in collaborazione con i docenti con le abitudini introdotte.
Questo non significa che tutti i giorni i bambini debbano mangiare minestrone, ma avere una rotazione degli alimenti in un menù di 4/5 settimane che preveda ogni tipo di alimento, anche comunque quelli legati alle tradizioni del territorio ed alla reperibilità stagionale. Rilevante importanza è il momento della merenda, specie
nelle classi dove non c'è il tempo pieno, per stimolare i bambini a prendere nuove abitudini quali il consumo di frutta o yogurt, piuttosto che di merendine confezionate. Ciò può avvenire solo con una forte intesa tra famiglia e docente.

Punto 2 – Servizio mensa – rapporto qualità/prezzo

La scuola e le famiglie hanno diritto ad un servizio che sia espressione di un ottimo rapporto qualità prezzo, ed essendo il Comune intermediario di tale servizio è dovere di tale istituzione organizzare bandi di gara atti a soddisfare le esigenze che le scuole propongono includendo tutti i gradi di istruzione, e garantendo un ottimo rapporto qualità prezzo, atto a consentire anche a famiglie disagiate l'utilizzo del servizio stesso. Il Comune deve garantire quanto indicato nelle linee guida: il rispetto della normativa vigente, tutto quanto sia possibile fare per evitare sprechi che possano incidere sul costo del servizio, garantire tempestività dello stesso, tener conto di differenze nutrizionali dovute da possibili allergie alimentari documentate e dalle differenze culturali.
Punto 3 – Gradimento dell'utenza
Il monitoraggio del servizio deve essere effettuato in maniera sistematica e non solo dall'ente preposto (ASL), ma anche e soprattutto dai docenti e dalle famiglie. In questo senso sarebbe auspicabile e prevista anche dalle linee guida già citate, la costituzione di una commissione mensa composta da rappresentanti dell'ASL, dei docenti e dei genitori, che periodicamente facciano assaggi, compilando un modulo che preveda oltre al gradimento del gusto, anche quello di altre caratteristiche del cibo quali la temperatura, la cottura, la grammatura, tempistica e modalità dell'approvvigionamento, valutazione del gradimento dei bambini con statistiche stilate dai docenti. La costituzione di tale commissione garantirebbe un servizio di qualità se la stessa fosse indicata in fase di assegnazione della gara di appalto quale metro di valutazione dell'appalto stesso e quindi della possibilità, con una percentuale di gradimento bassa, dell'applicazione di sanzioni o addirittura della risoluzione del contratto.  Ad oggi, dopo gli incontri avuti in questi mesi con l'amministrazione comunale, c'è stato di sicuro un passo avanti nella collaborazione tra le parti, ma molto deve essere ancora fatto per poter essere sicuri che il momento del pasto a scuola non sia solo un momento di “alimentazione”, ma diventi a tutti gli effetti un momento di educazione alimentare.


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